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Diritti e regolamenti del lavoro

Visita fiscale malattia: cosa devi sapere

“Furbetti” dell’influenza il venerdì o del mal di pancia il lunedì, siete avvisati: la nuova riforma sulle visite fiscali per malattia, vi darà del filo da torcere.

Le norme approvate nel 2018 per le visite fiscali, non lasciano scampo a chi vuole allungare il weekend o i ponti che l’anno regala. Andiamo a scoprirle insieme.

Visita fiscale malattia, quante se ne può ricevere

Fino al 2017 erano necessari due giorni prima che partisse la visita fiscale per la malattia, ora non più. Sia il datore di lavoro che l’Inps, possono richiedere il controllo medico il giorno stesso in cui viene dichiarata la malattia. Non solo: il medico fiscale può essere mandato a verificare lo stato di salute del lavoratore più volte nella stessa giornata, anche in sede di festività, weekend o giorni di riposo. L’obiettivo è quello di risparmiare in termini di costo per le pubbliche amministrazioni, ma anche di evitare false malattie.

Le visite di controllo potranno pertanto essere richieste attraverso il servizio online dedicato (il Polo Unico) e sono, come sempre, legate agli orari di reperibilità del dipendente.

Orari di reperibilità per la visita fiscale malattia

Gli orari di reperibilità per la visita fiscale malattia, sono quegli orari in cui il lavoratore è obbligato a farsi trovare a casa nel corso della malattia. Esse variano tra dipendenti pubblici e privati.

Le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti privati riguardano 4 ore:

  • mattina dalle 10 alle 12
  • pomeriggio dalle 17 alle 19

Le fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici riguardano 7 ore:

  • mattina dalle 9 alle 13
  • pomeriggio dalle 15 alle 18

La reperibilità in entrambi in casi vale 7 giorni su 7.

Sanzioni per assenza in caso di visita fiscale per malattia

Nel caso in cui il lavoratore che dichiari la malattia non risulti a casa nelle fasce orarie obbligatorie, sono previste sanzioni economiche o disciplinari per assenza ingiustificata. Mancare alla visita fiscale infatti è un’inadempienza verso l’Inps e il datore di lavoro. Vediamo in cosa si potrebbe incorrere per un’assenza in caso di visita fiscale:

  • sanzioni economiche: per i primi 10 giorni di malattia verrà decurtata la retribuzione in toto, mentre per le successive giornate la metà;
  • sanzioni disciplinari: il datore di lavoro potrà valutare un eventuale licenziamento per giusta causa o altre sanzioni disciplinari.

Il lavoratore avrà comunque 15 giorni per presentare una giustificazione valida che spieghi la motivazione per cui non era casa negli orari di reperibilità.

Visite fiscali malattia, quali sono le categorie esenti

Sono diversi i lavoratori statali esenti dalle visite fiscali malattia:

  • Forze armate, quindi esercito, marina, aeronautica
  • Guardia di Finanza e Carabinieri
  • Polizia dello Stato e Penitenziaria
  • Vigili del fuoco esclusi i volontari
  • Dipendenti di enti pubblici economici, enti morali e aziende speciali

Queste norme non riguarderanno infortuni o malattie professionali, per i quali la competenza rimane in mano all’INAIL. Nessuna visita fiscale pertanto può partire dall’Inps.

Ora che sai tutto quello che devi sulla visita fiscale malattia, stai molto attento a rispettarne le condizioni così da non incorrere in sanzioni e in modo tale da mantenere buoni rapporti con il tuo datore di lavoro.