Visite fiscali dal primo giorno. E i “furbetti” tremano

Visite fiscali dal primo giorno. E i “furbetti” tremano

by Claudia in blog 28/02/2018

“Furbetti” dell’influenza il venerdì o del mal di pancia il lunedì, siete avvisati: la nuova riforma sulle visite fiscali per malattia, vi darà del filo da torcere. Le norme approvate per questo 2018 infatti, non lasciano scampo a chi vuole allungare il weekend o i ponti che l’anno  regala. Andiamo a scoprirle insieme.

Visite ripetute a partire da… adesso!

Se fino all’anno scorso erano necessari due giorni prima che partisse la visita fiscale, ora non più. Sia il datore di lavoro che l’Inps, possono richiedere il controllo medico il giorno stesso in cui viene dichiarata la malattia. Non solo: il medico fiscale potrà essere mandato a verificare lo stato di salute del lavoratore più volte nella stessa giornata, anche in sede di festività, weekend o giorni di riposo. L’obiettivo è quello di risparmiare in termini di costo per le pubbliche amministrazioni, ma anche di evitare false malattie.

Le visite di controllo potranno pertanto essere richieste attraverso il servizio online dedicato (il Polo Unico) attivo da settembre e sono, come sempre, legate agli orari di reperibilità del dipendente.

Orari di reperibilità invariati… per ora

Giravano voci insistenti riguardanti un’armonizzazione delle ore di reperibilità tra dipendenti pubblici e privati, ovvero quegli orari in cui il lavoratore è obbligato a farsi trovare a casa nel corso della malattia. L’idea però è sfumata e sono rimasti invariati: 4 ore per i dipendenti privati (dalle  alle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), e 7 ore  per quelli pubblici (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Il prossimo anno però potrebbero essere uniformate a 7 ore per tutti. La reperibilità in entrambi in casi vale 7 giorni su 7.

Sanzioni per assenza ingiustificata

Nel caso il lavoratore che dichiari la malattia non risulti a casa nelle fasce orarie obbligatorie, sono previste sanzioni economiche o disciplinari per assenza ingiustificata. Per i primi 10 giorni di malattia verrà decurtata la retribuzione in toto, mentre per le successive giornate la metà.

Non solo sanzioni economiche, ma anche disciplinari. Mancare alla visita fiscale infatti è un’inadempienza verso l’Inps e il datore di lavoro, che potrà valutare un eventuale licenziamento per giusta causa o altra sanzione disciplinare.

Il lavoratore avrà comunque 15 giorni per presentare una giustificazione valida che spieghi la motivazione per cui non era casa negli orari di reperibilità.

Categorie esenti

Sono diversi i lavoratori statali esenti da queste novità:

  • Forze armate, quindi esercito, marina, aeronautica
  • Guardia di Finanza e Carabinieri
  • Polizia dello Stato e Penitenziaria
  • Vigili del fuoco esclusi i volontari
  • Dipendenti di enti pubblici economici, enti morali e aziende speciali

Queste norme non riguarderanno infortuni o malattie professionali, per i quali la competenza rimane in mano all’INAIL. Nessuna visita fiscale pertanto può partire dall’Inps.

Tempi duri quindi per malati immaginari e assenteisti da weekend. Chissà che queste novità non li facciano desistere una volta per tutte.